Accessibility Tools

Skip to main content

Carlotta Lega

Dipartimento di Psicologia

DriveWin: Attenzione e comportamento di guida nella popolazione anziana tra realtà virtuale e stimolazione cerebrale

La guida è cruciale per l’autonomia delle persone anziane. Smettere di guidare porta a una riduzione dell’indipendenza complessiva, limitando l’accesso alle attività essenziali e riducendo le connessioni sociali

La guida è cruciale per l’autonomia delle persone anziane. Smettere di guidare porta a una riduzione dell’indipendenza complessiva, limitando l’accesso alle attività essenziali e riducendo le connessioni sociali. Studi precedenti indicano che smettere di guidare è un fattore di rischio per la depressione, per una minore soddisfazione di vita e per il declino cognitivo. Allo stesso tempo, i guidatori più anziani hanno un rischio più elevato di essere coinvolti in incidenti stradali, un fenomeno che avrà un’incidenza sempre maggiore negli anni a venire a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. La prima causa di incidenti stradali è la distrazione. Per evitare incidenti legati alla distrazione, è importante che il nostro cervello sia in grado di sopprimere l’interferenza di quegli elementi che attirano l’attenzione, ma che interferiscono con la guida. Questa funzione cognitiva è nota come attenzione selettiva e a livello cerebrale è supportata da un network di aree, che coinvolge particolarmente le regioni frontali. Studi precedenti hanno dimostrato che avere alte prestazioni nei test di laboratorio che misurano l’attenzione selettiva predice una prestazione di guida sicura complessivamente migliore. L’attenzione selettiva è una funzione che si sviluppa fino all’età adulta, ma diminuisce con l’invecchiamento: Il declino di questa capacità è un determinante primario del deterioramento delle prestazioni di guida negli anziani.  Per migliorare la guida negli anziani, è quindi fondamentale comprendere meglio il legame tra invecchiamento, funzioni cerebrali legate all’attenzione selettiva e prestazioni di guida. Le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva si sono dimostrate efficaci nel promuovere le capacità di attenzione, riducendo gli effetti negativi di stimoli distraenti. Tuttavia, pochissimi studi hanno applicato queste tecniche alla guida in ambienti ecologicamente validi. Il progetto DriveWin combina tecnologie avanzate (ambienti di realtà virtuale) e stimolazione cerebrale per migliorare le capacità di attenzione alla guida e, in particolare, la capacità di sopprimere l’effetto di eventi distraenti. Questo progetto ha il potenziale di migliorare la nostra comprensione delle basi cerebrali del comportamento di guida e fornirà un aiuto prezioso nello sviluppo di strategie volte a mantenere e migliorare il comportamento di guida sicura, in particolare nei conducenti anziani.

Carlotta Lega

Dipartimento di Psicologia

Condividi l’articolo 


Articoli correlati

Il ruolo di UNIMIB nello studio della sindrome di Schinzel-Giedion

La Sindrome di Schinzel-Giedion (SGS; https://sgsfoundation.org/) è una rara patologia caratterizzata da grave ritardo di sviluppo, progressiva atrofia cerebrale, anomalie scheletriche e multiorgano ed epilessia. La maggior parte dei bambini affetti muore nella prima decade Read more

Bicocca ed UNICAL: ricerca avanzata con una sorgente di raggi X di nuova concezione

L’istologia virtuale a multiscala è uno sviluppo recente della micro e nano-tomografia con raggi X che permette di visualizzare tessuti biologici in 3D in modo non invasivo, senza sezionare cioè il campione come avviene in Read more

Nanostrutture porose per la fotosintesi artificiale. Premio Internazionale “Lombardia è Ricerca”: Enhancing Photosynthesis

Progettare e costruire materiali di natura sintetica che possano utilizzare la luce per realizzare reazioni come la scissione dell’acqua o la riduzione della CO2 è vitale per fornire un metodo alternativo e sostenibile di produzione Read more

Sfoglia l'edizione digitale

Sfoglia l'edizione digitale

Giugno 2024
Ottobre 2023
Giugno 2023