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Francesca Mauri

Studente

Milano – Strasburgo – Nizza: La roadmap di un dottorato in Europa sull’Europa

Il mio percorso ha avuto inizio nel novembre 2017 con il corso di dottorato in lingua inglese in co-tutela con l’Université Côte d’Azur di Nizza in Public, European and International Law.

Il mio percorso ha avuto inizio nel novembre 2017 con il corso di dottorato in lingua inglese in co-tutela con l’Université Côte d’Azur di Nizza in Public, European and International Law.

La mia tesi, ‘The Contribution of the Venice Commission to the Strengthening of the Rule of Law in Europe’, attraverso l’analisi del ruolo della Commissione di Venezia – organo consultivo in materia costituzionale del Consiglio d’Europa – propone un approccio pragmatico alla definizione di Rule of Law in Europa e, conseguentemente, alla sua affermazione e consolidamento negli Stati membri. 

Se dovessi individuare tre caratteristiche che rappresentano il mio progetto, lo definirei pragmatico, attuale e multilivello. Pragmatico perché, nell’avvicinarsi a un tema complesso e centrale nella dottrina costituzionale degli ultimi secoli, adotta un approccio pratico, volto a individuare una nuova definizione di Rule of Law che possa essere messa a disposizione degli Stati per implementarne i caratteri fondamentali. Attuale perché, pur concernendo un principio cardine della tradizione costituzionale europea, ne dà una lettura in chiave attuale attraverso l’adozione di un approccio casistico. Multilivello, infine, perché guarda alla Rule of Law dal punto di vista nazionale e transnazionale, cercando di individuarne una ‘formula sintetica’ fruibile a tutti i livelli.

Uno dei maggiori vantaggi del partecipare ad un progetto di dottorato in co-tutela è sicuramente la possibilità di vivere un’esperienza internazionale. Visto l’interesse scientifico per il mio progetto di ricerca, ho trascorso un periodo di ricerca presso il Segretariato della Commissione di Venezia, a Strasburgo, partecipando al programma ufficiale di internship del Consiglio d’Europa. Quest’esperienza, oltre a darmi la possibilità unica di condurre una ricerca sul campo, mi ha permesso di vivere dall’interno l’ambiente delle istituzioni europee e creare un network di persone e informazioni che si sono poi rivelate fondamentali per la scrittura della mia tesi. 

La pandemia ha certamente cambiato il mio modo di fare ricerca, riducendo notevolmente le possibilità di confronto e scambio, nazionali e internazionali, che hanno caratterizzato i primi anni del mio dottorato. Tuttavia, cadendo in un periodo particolarmente importante come l’ultimo anno, mi ha anche dato modo di concentrare maggiormente il mio tempo sulla scrittura della tesi. 

Lo slancio internazionale e l’approccio multidisciplinare del dottorato in Public, European and International law costituiscono un’esperienza unica e, credo, ben spendibile nel mondo del lavoro, soprattutto nell’ambito delle istituzioni nazionali e sovranazionali. 

Francesca Mauri

Studente

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