Anna Granata
Approfondimento di Equità, intercultura, creatività: le tre parole-chiave del gruppo di ricerca “Save the mix”
La scuola italiana è “aperta a tutti”?
La scuola italiana è, per mandato costituzionale, “aperta a tutti” (art. 34 Costituzione italiana). Diversi per genere, origine culturale o estrazione sociale, condizione psico-fisica o stili di apprendimento, bambini e ragazzi crescono sugli stessi banchi costruendo un senso di appartenenza e cittadinanza condivisa. Tuttavia, indebolimento dell’istituzione scolastica, scarsità di risorse economiche, complessità delle sfide storiche che la scuola e la società vivono, disuguaglianze crescenti e povertà educative diffuse sono tra le ragioni della profonda crisi di questo ideale egualitario e democratico.
Equità, intercultura e creatività
A partire da questa presa di coscienza, il nostro gruppo di ricerca si occupa di indagare e approfondire due dimensioni fondamentali e interdipendenti, quella dell’equità del sistema scolastico (intesa come superamento delle disuguaglianze e costruzione di percorsi alla pari indipendentemente dalla condizioni di partenza) e quella dell’intercultura nei contesti scolastici ed extrascolastici (intesa come valorizzazione di saperi, lingue, culture educative trasversali a contesti famigliari e formativi classici).
Intercultura ed equità sono dimensioni che non si danno in maniera e spontanea, ma solo by design.
Le scuole, dotate fin dai primi anni Novanta dell’autonomia scolastica, devono poter progettare equità e intercultura, partendo da una logica organizzativa basata sulla creatività, terza dimensione fondamentale nelle nostre attività di ricerca e formazione.
La nostra ricerca: gruppo Save the Mix
I nostri ambiti di ricerca hanno riguardato, negli anni, svariati ambiti, che riportiamo qui di seguito in maniera sintetica:
- seconde generazioni, ius scholae e competenze interculturali (ricerche sull’associazionismo delle seconde generazioni e sul riconoscimento e valorizzazione delle competenze plurilingui e interculturali degli studenti con background migratorio, nonché sui percorsi di riconoscimento simbolico della cittadinanza italiana delle nuove generazioni);
- madri e padri al plurale (ricerche su rapporto famiglia-scuola, a partire dai servizi per l’infanzia e lungo tutta la scuola dell’obbligo, con particolare attenzione agli stili educativi delle famiglie di origine straniera ma anche all’influenza della dimensione di genere nella partecipazione alla vita della scuola);
- equità e disuguaglianze economiche (ricerche sui fattori non tradizionali di disuguaglianza scolastica, quali il coinvolgimento economico-finanziario delle famiglie, le dinamiche di riproduzione sociale e processi di esclusione su base economica);
- intelligenze multiple, oltre le etichette (ricerche sui rapporti tra corpo docente e professionalità esterne, quali psicologi e neuropsichiatri infantili, con i conseguenti rischi di svalutazione della professionalità docente e la proliferazione di etichette patologizzanti);
- modelli di genere e processi di emancipazione (ricerche più recenti sui modelli femminili veicolati all’interno dell’istituzione scolastica, in un’ottica di emancipazione e processi co-evolutivi tra generazioni diverse volti alla promozione di un protagonismo femminile dentro e fuori la scuola).