Barbara Marà
Swap Party, il baratto ai tempi dell’economia circolare
Come dare una seconda opportunità a quel capo in fondo all’armadio? La risposta è “swappare”
Il concetto di Swap Party ha guadagnato terreno come una pratica moderna di scambio, sviluppandosi come una risposta indiretta alla grande recessione del 2008. Originariamente diffusosi a New York nella prima decade del XXI secolo, questo fenomeno ha rapidamente conquistato tutto il territorio americano per poi espandersi su scala globale.
L’idea di scambiarsi oggetti non è nuova, ma ha ricevuto un nuovo impulso negli anni Settanta con la tendenza alla condivisione e al riutilizzo, che non solo aiutava a ridurre i costi nel rinnovare il guardaroba, ma anche a favorire la creazione di nuove relazioni e amicizie.
Lo Swap Party, ormai diffuso anche in Italia, rappresenta un’opportunità per liberarsi degli oggetti non utilizzati e ottenere qualcosa di “nuovo” in cambio, senza spendere denaro. Si tratta di un esempio tangibile di economia circolare, in cui la moneta è completamente abolita, oppure sostituita da una moneta fittizia, come bottoni o gettoni, determinati dallo specifico organizzatore dell’evento. La componente sociale gioca un ruolo cruciale in questi eventi, che si sono trasformati da semplici scambi informali a vere e proprie feste organizzate.
Un’evoluzione recente di questa pratica è rappresentata dall’uso delle piattaforme on line, come quella creata da Swapush, che permettono di effettuare scambi virtuali. Basta scaricare l’app, creare un profilo e iniziare a scambiare, utilizzando una moneta virtuale di scambio chiamata “pillole”, ognuna con un valore approssimativo di 1 euro.
Lo Swap Party in Italia
In tutta Italia si susseguono numerose iniziative di Swap party, come quello “Swap in the City” a Milano, che organizza eventi glamour di baratto. Un’idea che ha avuto origine da un evento Swap a New York. “Ciapa el Butun” è organizzato da due milanesi doc, Debora e Giulia, da cui il nome dello swap che tradotto significa “prendi il bottone”. In questo swap è possibile scambiare qualsiasi articolo purché sia in ottime condizioni.
Lo swap party “Nei tuoi Panni” nasce dall’ide di Claudia Esposito, insegnante id yoga e presidente di Tao, un’associazione culturale di Nettuno, impegnata in progetti di crescita personale e comunitaria. Anche UniGe aderisce alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR), la campagna annuale volta a promuovere la realizzazione di azioni di sensibilizzazione sulla sostenibilità e sulla corretta gestione dei rifiuti ed ha organizzato a novembre un evento dal titolo “SWAP UniGe- Scambio di idee e di vestiti.”
Recentemente, il 20 novembre 2023, si è svolto il primo Swap Party nell’ambito del progetto MUSA, all’interno della conferenza ‘L’empowerment femminile in un mondo economico che cambia” focalizzato sulla promozione di un’economia circolare e inclusiva e sulla promozione di migliori competenze finanziarie e imprenditoriali delle donne, spesso protagoniste di interessanti realtà lavorative che si occupano di sostenibilità.
Emanuela E. Rinaldi
Musa4swap: lo swap party della Bicocca
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